C’è poco da girarci intorno, mi sono comportata male con te e tu non te lo meritavi.
Sono stata orribile, ti ho usato per confutare delle ipotesi, che in realtà si sono confermate e poi ti ho buttato via. Fossi migliore te lo direi di persona, ma purtroppo non sono mai stata coraggiosa quindi lo metto per iscritto che con la carta me la cavo meglio.
Se provassi a dirtelo di persona so già come andrebbe, io inizierei il mio bel discorsetto e tu mi interromperesti per dirmi che non è così, che sono troppo severa con me stessa e altre cose gentili che non mi merito, mandando a monte tutto il piano. Su che basi poi tu ti sia fatto una così buona idea di me non l’ho mica capito.
La verità è che per casualità ci siamo incontrati in un momento in cui entrambi eravamo un po’ persi, tu nell’incontrare me hai visto qualche sorta di grande piano cosmico ed io ho voluto provare a fare tutto il contrario di quello che il mio cervello diceva per vedere cosa sarebbe successo.
Ero perfettamente consapevole di camminare su un pendio scivoloso e che ti avrei fatto male, diverse volte mi sono chiesta se fosse opportuno continuare, poi mettevo il bavaglio al buon senso e andavo avanti.
Sei stato un esperimento di verifica, evidentemente fallito visto che ancora oggi mi trascino i sensi di colpa. E questi sensi di colpa continuano a seguirmi perché, nonostante tutto, tu ancora mi cerchi e mi tratti bene, come se nulla fosse successo. Ti informi da amici comuni su come va la vita, ti fai sentire per le ricorrenze importanti, cerchi ancora delle forme di contatto e io ogni volta mi sento male. Con che coraggio potrei mai ristabilire i contatti? Con che coraggio potrei mai guardarti in faccia?
Ieri ero lì e oggi sono sparita. Sono sparita perché mi sono spinta fino al limite, al mio limite ultimo, e ho perso. Mi sono trovata in una situazione in cui stavo soffocando e la cosa più semplice da fare era sparire. Per assurdo la corda la davo a te e quella finita a penzolare sono stata io.
Tu sei buono e probabilmente non ti sei nemmeno arrabbiato per tutto questo...no...sicuramente ci sarai rimasto malissimo ma non ti sei risentito. Avevi riposto in me tante aspettative e io ho fatto finta di accoglierle per poi deluderle. A questo punto poi mi chiedo: tu avevi così bisogno di appoggiarti a qualcuno da non vedere a chi ti affidavi o io, dopo anni di pratica, ormai sono diventata un’attrice consumata tanto da riuscire ad ingannare le persone senza più nessuno sforzo?
In tal caso credo dovrei guardarmi molto bene allo specchio.
Una frase nel mio quadernino dice Let the past make you better not bitter evidentemente non è il mio caso.
A questo punto credo sia ora di dirtelo. Mi dispiace!
Mi dispiace di averti illuso, di averti usato, mi dispiace tu abbia incontrato la parte più gelida di me e che ti abbia fatto soffrire.
Ci fossimo incontrati in altre circostanze avremmo potuto fare grandi cose e perché no, diventare buoni amici. Spero tu stia bene e mi possa perdonare un giorno.
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