Acqua nelle scarpe
L’ultima volta ti ho visto tremare perché lei non ti stringeva più la mano.
Davvero la scelta più importante è il decidere di tornare a casa a piedi? Adulti si diventa non quando lavi i tuoi piatti ma quando lavi anche i piatti degli altri, questo è il pensiero più interessante a cui sei giunto oggi e un po’ ti fai pena. E mi dovete spiegare cosa avete tutti negli ultimi tempi che non rispondete più. Che sembra quasi tu abbia ucciso un gatto in diretta mondiale per meritarti questo, ma non ti colpevolizzare, è solo che non rientri nei piani, malgrado tutto. Così è, stacce. Come direbbe quello.
Che ci viene voglia di tornare in un posto solo per sentire di nuovo il bisogno di lasciarlo. Avevo pensato a una cosa da scrivere l’altra sera ma non mi andava di appuntarmela, tanto me la sarei ricordata. E invece no. Non la ricordo mai. Ho pensato anche di scrivere di questo, del fatto che mi dimentico le cose da scrivere perché credo troppo in me stesso, o forse perché non credo abbastanza in me stesso. Avevo pensato anche a un dialogo fittizio tra me e il mio pene, a un certo punto succedeva una cosa tipo Fight Club ma poi ho detto no dai. C’era bisogno di dire che sarebbe stato un dialogo fittizio? Sì.
Dimentichi tante cose negli ultimi tempi, forse perché non le vivi abbastanza, tratti ogni momento con una distanza tale da attenuare il presente. Ho dei vuoti anche sui nomi di persone che conosco da anni, ma i nomi dei concorrenti di Sarabanda me li ricordo ancora tutti.
Ti ho detto che mi piacevi e mi hai detto anche tu, mi hai baciato ma poi hai detto no. Ho detto alla tua amica che mi piacevi e lei mi ha detto di trovarti e dirtelo perché stavi vivendo un periodo un po’ incerto e non sapevi che fare, e io anche ci stavo male, ma ho dormito sulla spiaggia abbracciato a un’altra. A vent’anni non ero uno stronzo, ma avevo molto sonno. Anche ora.
E cosa succede se la scelta più importante diventa quella di decidere di tornare a casa a piedi, di lavare anche i piatti non tuoi, di chiamare la gente anche se sai che non ti risponde più e non sai perché. Che poi ti viene voglia di tornare in un posto solo per sentire di nuovo il desiderio di lasciarlo, che non senti più la mancanza delle cose, che non parti più per posti nuovi perché l’acqua nelle scarpe ti ha tolto la memoria e quindi non riesci neanche più a crearne di nuova.
L’ultima volta ti ho visto tremare perché lei non ti stringeva più la mano. E tremi sempre di più, come quando sei troppo coperto, e parti di te se ne vanno con uno schiocco di dita che non fa più rumore e rende tutti più soli e comodi e tristi. Ed esserci sempre stati smette di essere una qualità, non funziona così. Stacce.