Brevi disposizioni del sottoscritto in caso di morte del sottoscritto (stesura n. 4, con data 3 maggio 2019).
Svolgimento.
Dovessi io venire meno da un momento all'altro, magari in una notte col cielo in lacrime, o col firmamento lucente, o perché no in un pomeriggio su un prato giallito di boccioli freschi e preferibilmente (auspicabilmente) lontano da un lettaccio d'ospedale sozzo di piscio rappreso, desidero che vengano onorate le seguenti volontà: ci terrei a fare una cosa carina per non uscire di scena bruscamente. Perché -mi perdoneranno i fantasmi, quelli morti e quelli vivi- trovo davvero inelegante quando qualcuno si dissolve alla maniera del vapore: tutto quel dileguarsi in un volteggio fumoso e impalpabile è inelegante e pure spaventoso. Io voglio fare una cosa carina e consegnarmi agli astanti con un ricordo di me, il più lieto possibile. Affinché stiano qualche ora in compagnia, col loro dolore, o indifferenza, col loro ricordo prezioso, o chennesò.
Desidero dunque un funerale laico, senza una Messa e i Sacramenti, con la cassa contenente le mie spoglie poggiata a terra e rigorosamente non rialzata e preferibilmente al centro di un sala luminosa: sono gradite candele e incensi, fiori freschi e ghirlande, diari, romanzi, ritagli di giornale, lettere scritte a mano (non sono gradite stampe), fotografie, indumenti, dischi e audiocassette, VHS originali o registrati (con l'etichetta che ne indichi il contenuto), videogiochi, tastiere di computer (non sono gradite quelle wireless), caffettiere, biscotti secchi, caramelle gelées, dentifrici Marvis, collutori Listerine, tranci di tonno o sgombro in barattolo di vetro, scatole di latta vuote, biglietti da visita e tappi di sughero.
Desidero che vengano filodiffusi integralmente gli album Beautiful Freak (Eels, 1996) e Il dado (Daniele Silvestri, 1996): fra il primo e il secondo album desidero che un imprecisato gruppo di conoscenti intoni la canzone “In bloom” (Nirvana, 1991; è preferibile la versione a cappella). Lascio le mie chitarre alla mia famiglia (no altri parenti): qualora sia prematuramente estinta o desideri deliberatamente darle in regalo, l'ordine da seguire è amici, amiche, senzatetto di viale Masini. Tutti gli altri strumenti in mio possesso sono destinati alla Manifattura di Arti, Sperimentazione e Tecnologia di questa città affinché vengano liberamente utilizzati da chicchessia. Lascio tutti i miei dischi in lingua italiana alla mia ultima compagna di vita: i dischi in inglese sono destinati invece al mio miglior amico. Lascio tutti i miei romanzi a mia sorella, lascio tutti i saggi e i testi universitari alla biblioteca comunale più vicina a casa. Tutti gli altri miei averi sono svincolati e consegnati alla loro sorte senz’anima.
Desidero che il funerale sia svolto in un giorno festivo. Come foto del santino tascabile desidero un mezzobusto di profilo (è preferibile il mio lato sinistro), come epitaffio desidero "Morire per la vita fa la morte un po' più debole" (è richiesta massima attenzione ortografica). Per tutto il resto chennesò. Desidero essere cremato e riposto in un cimitero.
Desidero infine che questo invito venga esteso a tutti, ai parenti, agli amici, ai conoscenti, ai baristi di questa città, ai musicisti, ai senzatetto di viale Masini, ai pittori della Bolognina, ai miei vicini di casa.
E ai miei fantasmi.
Soprattutto a loro:
a chi è già morto andrò a tenere compagnia,
a chi è ancora vivo donerò un magone.
Che avrà la forma di un sasso.
Buona.