Fa afa
I miei pensieri appiccicano
L’uno sull’altro
Alla mia pelle
Umidi sudati
scivolano dalle tempie ai piedi
i miei sensi
assopiti
non hanno la forza
per raccoglierli tutti
Oggi è caldo
la testa ribolle
e io mi sento molle
con le ossa cotte
al vapore di questa foschia
che invade il fondovalle
sparita pure l’aria
starò respirando?
In affanno come quando
ti ritrovi al largo
con la riva da raggiungere
ma sono distesa
sulle piastrelle di un terrazzo
a cercare il tempo
nelle foglie che salutano lentamente
dagli alberi più alti
tutto il resto
immobile
pallido
polveroso
l’afa, Medusa.
Mi risveglio
Penombra di nuvole grigie
Due vortici sopra di me
Pronti all’incontro
Sento il vento tra i piedi nudi
la schiena rinfrescarsi
i capelli giocano sul viso
Quanto avrò dormito?
Una goccia arriva di sbieco
Tra naso e occhio
Una sul labbro scorre via
Nel riccio di un sorriso
Mi sollevo un poco
Pioggia
Profumo d’asfalto
Profumo di terra
Solletico
Sollievo
iniziano i suoni grevi
impetuosi,
un annuncio inquietante
per qualcosa di salvifico
capillari di luce
illuminano le membra del cielo
il segnale
un coro di titani
riecheggia dietro cumuli grigi
baritoni e tenori
rendono epica
questa battaglia di nembi.
Un temporale
si fa aspettare
contemplare
ma si congeda gentilmente
dal vento che risveglia,
poi
si lascia guidare
e si allontana senza pretese
in un commiato di frescura e refrigerio.
Ecco che tutto
torna come prima,
io ancora sdraiata
mi guardo attorno
letargo
finestre chiuse
giardini senza scopo
proprio non capisco
come si resista
alla voglia di vivere un temporale.
Soprattutto all’ultimo atto
omaggio finale dalla compositrice:
all’orizzonte
acquerelli rosati
sfumano lo sfondo plumbeo
e proprio nel mezzo
divampa l’arancio più dorato
fornace di un tramonto
un contrasto suggestivo
ma armonico
come ad ogni conclusione
combacia un nuovo inizio.
è sera.
mi godo i brividi
sulla pelle fresca
l’affanno
la calura
dimenticati
il cielo si spegne
lo scenario smantellato
tutto già asciutto
non c’è traccia
sarà successo
anche fuori da me?
C’è aria.
Mi basta questa conferma
i pensieri ora
distinti e luminosi
Come le costellazioni
Che percorro con gli occhi
Nel blu profondo
D’inizio notte.