Ciò che è dovuto
Pettirossi, merli e merle
Gli sporadici corvi
Colombi che si scambiano baci
e di fretta fanno l’amore sopra cavi elettrici,
equilibristi del piacere
Tortore che preparano il nido
I passeri che volano di tetto in tetto
I piccioni fermi sui cornicioni come avvoltoi
E i gabbiani che si sgolano dai comignoli.
Gli uccelli continuano a vivere
Diffidando degli scoiattoli che saltano
Fra i rampicanti che infestano il muro del giardino.
Si riproducono seguendo il ciclo della stagione
Mangiano dove possono
Parlano fra loro
Dormono sui rami più robusti
Ci ignorano.
Nella casa da cui li osserviamo
Stanchi della finzione ripetuta sullo schermo
Ci muoviamo in mezzo alla foschia
che appanna le vetrate
Razioniamo il cibo
Non usciamo per andare a caccia
Viviamo nello spazio che ci spetta.
Il mondo fuori da noi è stato riconquistato:
I roditori marciano sui ponti
Gli equini e i bovini dominano le campagne
Cani e gatti saccheggiano negozi
Le volpi ripuliscono le strade
I cervi sono scesi dalle alture per scoprire il mare
I primati avviano una catena di ristoranti gratuita
Le reti delle prigioni sono state lacerate dai denti di un grande felino
che conduce gli animali tropicali a riappropriarsi delle proprie case
E gli uccelli fotografano la rinascita della terra
Dalla loro posizione privilegiata.