Come Pier Vittorio, ma peggio.
- Certo che le generazioni più giovani…
Bestemmierei, da mattina a sera bestemmierei che guarda davvero non sto a dirti quanto. Passerei le ore a riempire l’aria attorno di santi, madonne, cristi, calendari evangelici, madri, padri, cani, maiali, passerotti, cervi, gente scalza, impestata, brutta, sporca, lercia, impresentabile, gay, trans, turca, africana, camion, bottiglie, gioco dell’oca, il passo della papera, l’oliva, espatriati, tristi, mori, biondi, tettone, dildi, intuli, rumorosi, sordi, handicappati di ogni genere ed estrazione sociale, poveri, poverissimi, ultimi, infondo ad ogni lista e lontani da ogni memoria, devastati, drogati, inetti, sorprendenti, incontinenti, cagoni, urlatori, ipocriti, nauseabondi, furenti, temibili, arraffoni, luridi, geniali, duri, malati, dementi, sciocchi, depressi, inetti, zoppi, ansiosi, cauti, menomati, tremendi, devastati, tossici, dipendenti, mammoni, isterici, ripugnanti, timidi, sventati, incapaci, spenti, pelati, stonati, sdentati, incoerenti, bassi, microdotati, gobbi, perdenti, lunatici, maleducati, scortesi, sfacciati, irrispettosi, noiosi, trasandati, infelici, infedeli, deboli, codardi, tristi, meschini, inutili.
Tutti.
Tutti inesorabilmente protagonisti, maniacalmente vivi, dissenatamente in piedi.
Contro la vostra demenza, la vostra stupida e volgare demenza.