E così vorresti essere qualcuno
Se pensi di essere qualcuno, beh
ti sbagli di grosso
Non sei diverso dal ragazzo che è appena entrato in questo bar
ancora incerto sul come porsi da adulto
mentre fa un ordine per sé e la sua amica.
Sei un sacco di interiora putrescenti
come chiunque altro.
I gesti posso distinguerti nella tua cerchia
ma a milleduecentoventitrechilometri di distanza
c’è una persona come te che si sta comportando
proprio come te.
Se pensi di essere qualcuno, beh
allora non hai capito nulla
Sei un pezzo conforme della minutaglia che si tormenta
nel più monotono dei giorni
Sei inutile come il bracciolo di un posto a sedere sul treno:
rimani alzato o sdraiato a orari alterni e, in proporzione, in pochi ti usano.
Sei il prodotto della produzione pensata e ideata
dalla trovata di un uomo che ora è morto e che non si è mai curato di te.
Sei una copia
di una persona in coda all’unica cassa aperta del supermercato
Sei una copia
di un lavapiatti che non riesce a vedere la fine dei piatti da lavare
Sei una copia
di un marito e padre di famiglia che torna a casa dal lavoro e nessuno è pronto ad accoglierlo con calore e che si merita d’essere ignorato.
Se pensi di essere qualcuno, beh
spero che tu lo creda sino alla fine
Perché il ragazzo che sta ordinando ora un caffè con ghiaccio
e una cioccolata calda, lo pensa ancora
e pare sia piuttosto felice.