Benvenuti al centunesimo appuntamento con Fantastico!
Dopo la quota100 che non ha mandato in pensione nessuno, vorremmo presentarvi un po’ di cose nuove in arrivo sul prossimo numero di Fantastico! di carta.
Ma prima, memino:
Mercoledì abbiamo spoilerato il primo contenuto del prossimo cartaceo. Trovate qualcosa qui, ma qualcosa anche qui:
Le illustrazioni sono della bravissima Valentina Scannapieco aka @occhiovunque.
Gli spoiler sui social network li fai per conto della borghesia, meglio far girare le voci tra chi se ne intende davvero. L’abbiamo fatta grossa, abbiamo intervistato un meme:
Tempo fanello
Cara Emanuela, ti ringrazio per averci concesso questa intervista. Proprio ieri per caso ho riascoltato Roma forestiera, il brano classico della tradizione romana, che mi ha fatto ripensare al tuo sketch sulla Ciumachella. Un po’ mi ha fatto sorridere ascoltare il brano: ho pensato che se c’è una città in cui è stupido essere nostalgici, quella è Roma.
Eh sì, perché ha un passato che non finisce mai! Puoi anche avere l’ultimo iPad, ma a Roma sei sempre in mezzo alle rovine, in un passato eterno. A ogni modo credo che Roma forestiera si riferisse alla stessa nostalgia che poteva avere mia nonna: la nostalgia per uno stile di vita che non c’è più, per un modo di vivere la città. Anche questa nostalgia, comunque, è un po’ retorica: vai a capire se questa Roma di Nina der rione che balla la tarantella ci sia davvero mai stata o se sia solo frutto di una narrazione nostalgica che ci piace moltissimo… Nello sketch di Ciumachella, poi, mettevo anche la tipica tendenza romana di giustificarsi sempre con un «Vabbè, noi romani semo così!», anche quando si tratta di cose gravi.
La narrazione retorica su Roma (e sul passato in generale) porta a dei paradossi: per esempio quando mi dicono «Eh, me ricordo quanno se lavaveno i panni ner Tevere…» ‒ ma che schifo! Perché dovrei essere nostalgica di una cosa così?
L’intervista completa ad Emanuela Fanelli la troverai a giugno, sul prossimo numero di Fantastico! di carta, grazie a Caterina Di Paolo. Arriviamo a brevissimo anche con il pre-order.
Ah, un’altra cosa:
L'Ayatollah Khomeini per molti è santità
Abbocchi sempre all'amo
Le barricate in piazza le fai per conto della borghesia
Che crea falsi miti di progresso
Chi vi credete che noi siamo, per i capelli che portiamo?
Noi siamo delle lucciole che stanno nelle tenebre- Franco Battiato, Up patriots to arms