Benvenutə al centotredicesimo appuntamento di Fantastico!
Questo è un viaggio che non promettiamo bene, ve lo abbiamo detto tante volte: speriamo solo di non essere troppo esasperanti.
Ecco invece un pezzo inedito molto esasperante, ma anche molto interessante, sul futuro ignorato e sul presente divorato, sul capitalismo sfrenato e sull’idea di sacrifico. Un manuale su come criticare tutto, senza risparmiare niente e nessuno.
Spostare la Chiesa
[…] Subito dopo la morte di Battiato sono apparse ovunque, sui social, in radio, in televisione, varie citazioni attribuite al maestro circa la sua visione del mondo invisibile, metafisico. Mi ha colpito in particolare quando, in una intervista, Battiato afferma che l’occidente ha cancellato la morte, rinunciando ad affrontarla, avendone paura, mentre altre civiltà, come ad esempio gli egizi, ne hanno fatto la loro pietra angolare. Un altro venerabile maestro degli ultimi venti anni, Walter Siti, riscontra un’analisi molto simile: in Troppi Paradisi ci ricorda la forza sovraumana del terrorismo e dei kamikaze (temi che, vista la situazione di Kabul, stanno tornando alla ribalta con prepotenza): per l’occidente era difficile allora, come lo è adesso, non solo affrontarli ma anche capirli; non esitano a morire non soltanto perché hanno fede in quello che fanno, ma anche perché prevedono una dimensione ulteriore alla nostra: il futuro non deve spaventare, il tempo è solo un altro luogo, traslucido e nascosto, ma presente: “La vita non è il massimo valore, come per noi: pensano che ci siano delle occasioni in cui vale la pena di sacrificarla”, scrive Siti. Partendo da questi due spunti verrebbe quindi da dire che l’occidente ha rimosso il domani (sempre Siti: “Sono l’Occidente perché […] il futuro non mi interessa”) ed è una società tutta improntata sul presente, sul godersi il momento. […]
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- di Dario Picchiotti
I più attenti avranno notato l’assenza del nostro format più esasperante: “3 domande a”. Purtroppo siamo stai impegnati col Met Gala e non abbiamo potuto far domande a nessuno. Al suo posto vi proponiamo tre articoli/notizie che vale la pena leggere:
Winning the Game You Didn’t Even Want to Play: On Sally Rooney and the Literature of the Pose
But Beautiful World, Where Are You is more than a young, healthy, successful, rich, famous woman in love complaining about youth, health, success, wealth, fame and love. It arrives at a particular moment in literary history, a point of transition, or properly speaking two simultaneous transitions. The literature of the voice is dying. The literature of the pose has arrived. The basis of literary style has shifted.
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- di Stephen Marche
Doom: Margaret Thatcher in versione demoniaca rivive in una folle mod
Il modder Dr. Doom Daddy ha mostrato pubblicamente la sua ultima creazione a tema Doom, che si spinge fino al far resuscitare in versione demoniaca Margaret Thatcher, Primo ministro del Regno Unito dal 1979 al 1990 (nonché prima donna ad aver ricoperto tale incarico) e nota anche con il soprannome di "The Iron Lady". Intitolato Thatcher's Techbase, il gioco amatoriale prevede il ritorno di Margaret Thatcher alla guida di un esercito di demoni: il Doomguy dovrà quindi recarsi nel decimo girone infernale, rappresentato dal Regno Unito e l'Irlanda del Nord, e entrare nella Techbase per sconfiggerla una volta per tutte.
Manda all’inferno Margaret Thatcher
- di Francesco Muccino
62 mappe interessanti e insolite che cambieranno la vostra visione del mondo
Alcuni di voi avranno probabilmente già visto, ad esempio, le mappe dei cognomi più comuni nel mondo, o dell’età media del primo rapporto sessuale nei vari paesi (se non le avete mai viste, trovate anche queste qui sotto). Ma ci sono altre mappe insolite e affascinati che contribuiscono ad ampliare ancora di più la nostra visione delle cose, come la mappa che traccia il percorso di un’aquila in un periodo di 20 anni, o la mappa di Marte se fosse ricoperto da acqua per il 71%, come la Terra.
Scopri la tua mappa preferita!
- di Alex Bernardi
Il successo dei referendum per le leggi sull'eutanasia e la depenalizzazione della cannabis lo dimostra: questa politica non è in grado di stare al passo con la società che progredisce.
Nelle righe precedenti, abbiamo usato il termine “esasperante” in modo ironico, ma adesso facciamo i seri: sono ottantatré i femminicidi in Italia dall’inizio dell’anno, di cui cinquanta avvenuti per mano del partner o ex partner. Negli ultimi sette giorni sono state sette le donne uccise, tre nel giro di 72 ore.
Le parole di Barbara Palombelli si inseriscono in un contesto che va al di là del singolo personaggio, alimentano quella narrazione mediatica che rende invisibile la cultura dello stupro e del possesso agendo su due fronti. Da un lato, colpevolizza le donne vittime di violenza, dall’altro, deresponsabilizza gli uomini.
I femminicidi che quotidianamente si verificano sono una diretta conseguenza di una dimensione in cui la violenza sessuale e lo stupro non solo sono ampiamente diffusi e normalizzati, ma lo sono altrettanto gli atteggiamenti e le pratiche che lo giustificano e lo incoraggiano.
Per intervenire, è necessario partire anche dalla narrazione mediatica che se ne fa.
Non siamo nati per diventare saggi, ma per resistere, scampare, rubare un po’ di piacere a un mondo che non è stato fatto per noi.
- Emanuele Trevi, Due vite
Per questa settimana è tutto, buon weekend e viva AOC sempre.