- Smettila, dai, non sono sola…
- Come sarebbe che non sei sola? Con chi sei?
- Con una persona
- Una persona… vuoi dire un uomo?
- Sì
- E chi è questo?
- Uno
- CHI?
- Non lo conosci, lo conosco da poco anche io.
- Lo conosci da poco?
- Sì, non è molto che ci frequentiamo.
- Frequentiamo?!
- Usciamo insieme, Steve. Quando c’è “una persona” è qualcuno con cui si sta uscendo, non un passante a caso.
- Ci vai a letto?
- Non ha importanza. Ti ho solo detto di smetterla che non era carino.
- Non hai risposto.
- Non ti riguarda.
- E da quando?!
- Da sempre.
- Senti, 10 giorni fa eravamo attaccati al muro un attimo prima che salissi in consolle e ora mi dici che hai un altro e non mi riguarda. Ma sei scema?!
- Ci sto uscendo, non lo so se ce l’ho.
- Ma sticazzi, rispondimi!
- Fai il geloso, adesso? Con che coraggio? 10 giorni fa ero io, 15 giorni fa c’era un’altra e due giorni dopo un’altra ancora. Non ti azzardare a farmi la morale!
- No, ma che morale, che discorsi fai?...
- Allora cos’è?!
- Pensavo andassimo bene…
- E dov’è esattamente che andavamo, Steve?
- Non lo so, non mi ero posto il problema…
- Lo so, non te lo ponevi e non te lo si poteva porre. Nel mentre oggi io, domani un’altra. Tutte uguali, tutte sostituibili.
- Non è così. Tu non sei sostituibile. Non sei uguale alle altre.
- Sì, ma non sono abbastanza per fermarti.
- Ma da quando vuoi fermarti? Cosa stai dicendo?
- Da quando ho 30 anni, Steve. Ho 30 anni, un lavoro e sono stanca di svegliarmi da sola.
- Quindi inizi ad uscire con gente a caso?
- Non è a caso, non fare lo stronzo.
- Ah no? Chi è questo?
- Ma che te ne frega?
- Voglio saperlo. Mi molli per uno, voglio sapere chi è.
- Ti mollo?! Quando mai ti ho avuto?
- Hai capito cosa voglio dire.
- Ho capito che stai facendo i capricci.
- Chi è?
- Un amico di amici.
- E cosa fa?
- È ingegnere.
- Fantastico! Una come te, curiosa, ingorda, con la tua vitalità… che si mette con un ingegnere! Ma sei impazzita?!
- Non mi ci sono messa, ci sto uscendo.
- Ma ci stai investendo del tempo! È questione di giorni.
- Chi può dirlo…
- Ma come fai? Un ingegnere, Cristo, una noia mortale!
- Ma che ne sai?! È spiritoso, mi fa ridere. E mi ha portata al Club2Club. Sbaglio o è il tuo evento preferito? Però te al Club2Club mica mi ci porti. Cosa vuoi che ti dica, Steve? Cosa pretendi?!
- Un perché. Pretendo un perché.
- Che perché?
- Perché questo ricatto.
- Quale ricatto?
- Questo. O le cose si fanno come dici tu o “sotto a chi tocca, avanti un altro!”. È un ricatto, Cleo, lo sai che è così, non negare!
- Ma quali cose?! Noi non facevamo niente, nessuna cosa, nessun passo! Era tutto immobile, fermo, uguale a se stesso. Non c’era direzione…
- E con questo qui, con questo ingegnere le cose sono diverse?
- Almeno lui è come tu non hai mai voluto essere.
- Cioè?
- Presente.
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