Tra le domande più frequenti che mi vengono fatte c'è questa: "Come scelgo lo psicologo?".
Procediamo per step. Cercherò di dare qualche indicazione pratica, auspicabilmente più utile di qualunque trattato teorico su tecniche e modalità dei vari approcci.
Partiamo intanto da: "Sei sicuro/a tu abbia bisogno di uno psicologo?".
Prima di "scegliere" il professionista da contattare bisogna cercare di individuare il problema che, alle volte, potrebbe essere, esso stesso, motivo di confusione e di poca lucidità. Raccogliete quella bassa percentuale di pensiero razionale di cui disponiamo, se siete nella condizione di farlo chiedete aiuto a qualcuno di cui vi fidate e poi continuate a leggere.
Cosa fa lo psicologo? Lo psicologo è un laureato in psicologia, laurea triennale e laurea magistrale e iscritto, dopo aver sostenuto e superato un esame di stato, all'Ordine Nazionale degli Psicologi.
Lo psicologo può offrire una serie di servizi che vanno dalla Diagnosi, al Sostegno, all'Orientamento scolastico/lavorativo. Lo psicologo non può intraprendere un percorso di cura con il paziente, nel caso di un disturbo diagnosticato, che necessita di un percorso di psicoterapia strutturato. Per percorso strutturato si intende l'applicazione di tecniche validate (possibilmente che abbiano dato recenti prove di efficacia) volte alla cura del disturbo, nella prospettiva di una guarigione. Per intraprendere un percorso di psicoterapia bisogna rivolgersi ad uno Psicologo-Psicoterapeuta. Lo psicoterapeuta è colui che, dopo aver ottenuto l'abilitazione per svolgere la professione di psicologo, ha frequentato altri 4 anni di scuola di specializzazione in psicoterapia.
Come faccio a sapere se lo Psicologo è anche Psicoterapeuta?
L'albo degli psicologi è pubblico. Cercate il professionista e controllate se c'è la dicitura "Abilitato all'esercizio della psicoterapia". In generale, esistono per noi delle sanzioni importanti nel caso di falsa attribuzione di titoli, quindi, controllate per sicurezza, ma se trovate Psicologo-Psicoterapeuta, mediamente, potete fidarvi.
Eccezione: lo psicologo iscritto al terzo/quarto anno della scuola di specializzazione è autorizzato all'esercizio della psicoterapia (limitatamente alle competenze che sa di aver acquisito) purché lo faccia supervisionato da uno o più Professori (psicoterapeuti) della scuola che frequenta. Il paziente è al corrente della supervisione e dà il suo assenso mediante firma di uno specifico modulo.
Ora, un passaggio un po' ingarbugliato.
Lo psicoterapeuta può essere uno psicologo, uno psichiatra o un medico che abbia conseguito la laurea in medicina, purché abbia frequentato anche i quattro anni di scuola di specializzazione in psicoterapia.
La differenza tra psicologo e psichiatra è che lo psichiatra è un medico, un laureato in medicina e specializzato in psichiatria. Lo psichiatra può prescrivere una terapia farmacologica, lo psicologo no.
Psichiatri e psicologi psicot. possono (devono) collaborare nei casi di terap. farmac. associata a una psicoterapia.
Il medico di base, pur non essendo psichiatra né psicoterapeuta, può prescrivere alcuni farmaci della categoria "psico" (il termine psicofarmaco ha, purtroppo e ingiustamente, una connotazione negativa a livello culturale). Più frequentemente i medici di base prescrivono farmaci volti alla cura dei sintomi dell'ansia e dei disturbi dell'umore. I disturbi psicologici non si risolvono "solo" con la cura del sintomo, necessitano di un percorso di psicoterapia. Possiamo ormai affermarlo con certezza. Affermare il contrario sarebbe come dire che si rimane incinte solo perché l'ha deciso Dio.
Quale orientamento?
Le scuole di specializzazione in psicoterapia sono suddivise per orientamento (Cognitivo-Comportamentale, Analitico, Dinamico, Sistemico-Familiare, Bioenergetico, Costruttivista, Strategico-Breve e via dicendo). L'approccio da seguire si sceglie sulla base delle aree di interesse e delle proprie tendenze professionali, sviluppate durante gli anni universitari.
L'approccio non può e non deve essere, per il professionista, un credo. Deve essere una guida, un carnet di strumenti che hanno mostrato di essere efficaci (mediante validazioni scientifiche e documentate) per la cura di specifici disturbi.
Gli studi sull'efficacia sono pubblici e accessibili. Sarebbe controproducente conoscerli tutti. Non li conosco, nel dettaglio, nemmeno io. Per farlo, dovrei iscrivermi almeno una decina di volta a una scuola di specializzazione.
Quello che posso fare è smontare alcune credenze popolari. Nel mio studio (ho un approccio Cognitivo-Comportamentale) non c'è un lettino sul quale il paziente si distende senza potermi guardare negli occhi. Alcuni approcci lo prevedono e, se lo prevedono, è perché quella cosa lì ha un significato specifico e un'efficacia comprovata, se inserita all'interno di quel famoso carnet di strumenti. Alcuni approcci prevedono più di una seduta a settimana, altri almeno una (la terapia ha bisogno di continuità per essere efficace).
All'atto pratico, generalmente, l'orientamento è dichiarato dallo psicoterapeuta, sia che lo cerchiate su Internet sia che lo troviate nel pubblico o tramite passaparola.
Lo psicoterapeuta può curare tutti i disturbi, purché sia onesto con sé stesso e valuti di avere le competenze per farlo. Vi faccio un esempio: recentemente mi sono rivolta al medico generico per un parere ginecologico. Mi è stata data un'indicazione di massima, poi non confermata dallo specialista in ginecologia.
Non c'è bisogno lo psicoterapeuta abbia frequentato corsi specifici, ad esempio, per la cura dei disturbi d'ansia. Si è fatto cinque anni di università, quattro di specializzazione (solo private quindi solo a pagamento), non ha bisogno di spendere altri soldi per scrivere titoli sul curriculum. Anche se è libero di farlo.
Quando rivolgersi a uno psicoterapeuta?
- Quando si avverte il sintomo per il quale sono state escluse (o verranno escluse dallo stesso psicot.) cause organiche.
- Per sintomi si intendono sintomi che coinvolgano diversi sistemi, ma anche tono dell'umore basso, confusione, pensieri intrusivi, difficoltà relazionali.
- Per indicazione del medico di base o di un altro medico che abbia escluso le cause organiche di una sintomatologia.
- Quando si hanno difficoltà che compromettono la quotidianità. Es: una scelta importante per la quale ci si sente bloccati, confusi, affaticati. Di questo si può occupare anche lo psicologo non psicoterapeuta.
- Perché si pensa si averne bisogno. Starà all'onestà dello psicoterapeuta valutarne la necessità.
Andare in terapia non è una moda. Sarei ricca se lo fosse, ma non lo è.
Non è vero che TUTTI avrebbero bisogno dello psicologo. Tutti avrebbero bisogno dello psicologo "a disposizione", come il medico di base, ma non tutti hanno bisogno di una psicoterapia esattamente come possono passare anni senza che una persona si rivolga al suo medico. Quella persona, non sono io. Giusto per chiarire anche che, non siamo supereroi e che, tutto questo iter, non ci rende immuni. Anzi, forse, ci espone maggiormente,
La terapia richiede un investimento notevole di tipo economico, pratico, ma soprattutto, emotivo. Lo psicoterapeuta non ha la bacchetta magica.
Se andate da un nutrizionista sapete che poi la dieta dovrete farla voi. Lo stesso vale per la psicoterapia.
Quindi come faccio se ho risposto positivamente al "quando rivolgersi"?
Attraverso il passaparola, il web, la sanità pubblica, le indicazioni di altri medici o del medico di base.
Come faccio a capire se è quello giusto?
La relazione, in psicoterapia, è fondamentale. Se durante il primo colloquio ti accorgi di avere davanti la persona (prima di essere psicoterapeuti siamo persone) che più ti sta antipatica, anche sulla base di una valutazione superficiale, lascia stare. Prova con una altro/a professionista.
Non ho soldi, come faccio?
In molte città sono nate associazioni e centri clinici che offrono questo genere di servizi a prezzi accessibili, solidali.
A Roma c'è un servizio di Pronto Soccorso Psicologico, in zona Portuense, presso la Clinica Villa Giuseppina. Non conosco costi e modalità, ma potete informarvi su Internet.
Altrimenti valutate l'ipotesi di rivolgervi alla sanità pubblica che forse ha tempi di attesa più lunghi, ma non è detto.
A margine: se i vostri genitori avessero la disponibilità, ma non fossero avvezzi all'idea di un figlio o una figlia che seguono un percorso di psicoterapia, domandategli, con assertività (apriremo un altro capitolo), se vi darebbero i soldi per pagare il ticket in pronto soccorso se aveste l'appendice infiammata. Non voglio banalizzare le difficoltà economiche, le ho anche io e, la psicoterapia che faccio, pesa sulle mie finanze, ma se non la facessi dovrei sostenere un peso molto più grande e pagare un costo molto più alto.
Ad ogni modo, le fatture sono detraibili. Viene chiesto al paziente l'assenso alla trasmissione dei propri dati al Sistema Tessera Sanitaria.
Le sedute, in privato, hanno dei costi minimi, stabiliti dall'Ordine Professionale. Non giocate a ribasso con il professionista. Da questa parte è frustrante soprattutto perché, che rimanga tra noi, paghiamo moltissimo di cassa previdenziale in relazione al fatturato. Il prezzo medio di una terapia da uno/a psicoterapeuta si aggira tra i 50 Euro e i 90 Euro (stima personale).
Non arrabbiatevi se un professionista vi fa pagare la seduta se non avvisate con anticipo. Cercate di comprendere: questo è un lavoro e, ognuno di noi, lavora per vivere.
Per i minorenni è OBBLIGATORIO il consenso di entrambi i genitori, anche se separati, divorziati, se non si parlano. Sono previste, salvo rari casi eccezionali e comunque regolati da norme precise, pene molto severe per chi non adempie a questo obbligo.
Inutile che vi dica che (ma ve lo dico lo stesso):
- la parrucchiera non è psicologa
- la depressione si cura
- l'ansia si cura
- la gran parte dei disturbi si curano
- la depressione e l'ansia non si curano da soli né con le preghiere così come l'influenza non si cura con la pezzetta bagnata sulla fronte
- chi va dallo psicologo non è matto
- i matti non esistono; esistono persone alle quali il cervello fa i capricci così come esistono persone con l'alluce valgo
- i capricci della testa spesso compromettono la quotidianità della persona e la qualità delle sue relazioni, ma non significa la persona non debba godere degli stessi diritti di tutti gli altri esattamente come se ho l'alluce valgo posso comunque andare al mare senza che nessuno di voi mi giudichi per questo
- gli psicologi/psicoterapeuti non sono mostri che scavano nel tuo cervello per scoprire qualcosa che vi fare stare malissimo. La psicoterapia, lo ripeto, è un investimento anche emotivo, ma volto al benessere psicofisico della persona quindi, secondo l'OMS, alla sua salute
- nessuno, tranne uno psicologo, un medico o uno psichiatra, può diagnosticare un disturbo psicologico. Quindi, mi spiace dirvelo, ma gli uomini non sono tutti "narcisisti" e le donne non hanno tutte l'umore disforico da sindrome premestruale.
Per qualunque altra informazione Vi invito a scrivermi una mail a capulliarianna@gmail.com