INCEDERE
Vorrei far l’amore
Incedere lentamente
E poi tutto in un sospiro
Ansimare senza pudore.
Sugli spalti
Nudi di notti ferine
Fare le fuse
Contro mirabili denti affilati
Che squarciano le tre dimensioni:
Il mio corpo
Le pesche mature
Di mesi inauditi
Il tuo fragile umore.
Sempre corri
E ti schianti
Ostinato
Contro parodie allettanti
Di fortezze centenarie
E mondi compromessi
Dalle molte melodie
Che le mie affusolate
Speranze
Stringevano con te:
Assente come l’estate
Indifferente come la
Guerra che disfa
E fa il potere e
Smembra gli amori
E affossa in luoghi
Comuni i corpi
Privi della dignità
Del proprio nome.
RITRATTO SANGUIGNO
Mostrati
Nelle tue impervie
Figure,
Ne traccio i profili:
Terra smossa
Solcata da nudi
Silenzi che
S’attardano a far
Ritorno alla tua lingua,
Turbamento tremulo
Che io assaggio
Come pesca matura.
T’allunghi e assottigli
In vetro scomposto
Le tue pose,
Senza misura alcuna
Che io possa cucirmi
Aderenti al mio corpo.
Innocua reticenza
Mi attanaglia il
Respiro:
Mutevole modella
La mia bocca angusta.
Dimmi quanto è
Ripida la tua schiena
Ricurva sulla notte.
Svelami la pelle
Che ti sfiora
-Ne sono gelosa-
‘Ché la percorrerei
Un bacio alla volta.