Ovunque brioches
Fammi una promessa :non promettermi mai niente. Che poi uno promette cose che son solo anticipazioni acerbe e confusionarie di volontà ancora poco chiare. Dimmi i tuoi sogni, ok, dimmi che mi vuoi bene, ok, e tutto il resto buttalo nel fuoco. Baciami, that's nice. Ora torniamo a ballare nel dancefloor, dai, adoro questo club, dai, dai che piace anche a te, dai, andiamo dentro e facciamoci due ore di total sweat psicoschizzogeno, techno bum bum and all the dioboyeah, all the small things, all that she wants, all the things she said, all the good girls go to hell, but not you.
Balla.Ballo.Ridi.Ti amo. Non ce ne dimenticheremo mai. Capelli lunghi, occhiali appannati, nasetti e topolini e una qual certa sostenibilissima leggerezza dell'essere.
E poi torniamo qua nel giardino a sfiatare, zampettiamo verso i divani buttati a cazzo sulla spiaggetta artificiale, dai. Com’è bianco il fiume bianco di questa grande città bianca, ora che è presto mattina e tra un po’ sarà tutta una brioche, tutti piedini. Che sudata, che stanchi che siamo, che bello che è.
Ci troveranno intorno al gran fuoco primordiale improvvisato in mezzo alla sabbia del club più superfico della urbe, per voi gently provided by: Urban Hippies Original Berlin.
C'è tutto davanti a noi: improntitudine punkabbestia, scalzismo, amache, immaginario zarro mitteleuropeo, tranci di pizza venduti a 5 euro each, maschi in ipoglicemia che comprano un trancio di pizza a 5 euro, odore di mdma e grandi sfaldature nel cuore delle immagini, singulti glamour su camicette australiane, gente che sta sboccando, scopando, parlando, ridendo, dormendo, penando.
Un nuovo ieri si sta compiendo, mentre a gambe azzerate torniamo verso casa con la nostra brioche, i nostri occhi brillanti di nostalgia che penetrano i finestrini dell'autobus.
Ovunque ti amo.
Ovunque my mom.
Ovunque my friends.
Ovunque brioche.
Sei bellissima ma ora tutti a letto, tutti ancora con la testa in scatafascio, incapaci a dormire.
Fuori cantano i passerotti, i merli i fringuelli gli storni i picchi, le prime fottute macchine.
Ma noi no, noi niente, staremo svegli per sempre.
Se ti abbraccio meglio, faccio che mi addormento. Ecco il sonno, ecco l'oblio, sta arrivando.
Ti prometto che ora ci addormentiamo; poi ti prometto che non ti prometto più niente, solo brioches.