Questo treno ha le pringles con dentro la pellegrini
Berlino, caro diario fantastico che attraversi i cieli, ore 10.30, son già carico di uova e ceci e rucola e pane caldo coi semi di zucca, guten Tag, welcome to my daily 45' trip, su le mani chi ascolta i Jamiroquai.
Ho detto: sssssu le mani, chi ascolta i Ja-mi-ro-quai.
Prima botta d'autunno (finalmente) e prima vasca di pioggia su cielo statico impagliato biangrigio (no problemo). Tutti in città possiam ora riaggiornare le nostre annoiate small talk sul tempo, e io c'ho pure già avuto il raffreddore, che nelle conversazioni spezzaghiaccio vale quanto la parola Xeroradiogramma a Scarabeo.
Ecco che mi si siede di fianco un trigliceride sudato con lugubre giacca lunga metallara da SS e la maglietta dei Cathedral Of Death - o 'na roba 'el genere. È uno di quei ciccioncelli che deambula in avanti semi-ruotando la vita come se stesse usando malamente un hula hoop, ha mezza panza glabra fuori e l'io tutto dentro, compresso e sconfitto sotto la coltre del menefreghismo pagano steso male ad asciugare. Sento già l'odore della sua forfora grassa e degli eczemi post-Pringles, le dita unte impasticciate sulla tastiera del computer in una nottata di Minecraft e Civilization VI, masturbazione oltranzista a due dita e fino all'ultimo soffio di sperma, troia negra culone cane beast amatoriale + glutammato + coca cola + porcellino d'india che caga stronzetti profumé dalla gabbia in cucina.
Ok, esagero, eccheccazzu, però forse no, che ne sai tu dei limiti dello schifo dei metallari.
So di poter sembrare inizialmente infastidito quando qualcuno si siede accanto a me nella S-Bahn. Eh oh.
Raccolgo i miei due metri di gambe intortate tra di loro e gettate ad ancorare l'aria in mezzo al corridoio, rispalmo le chiappe al centro del sedile, sbuffo senza dar nell'occhio, cerco di non svelar troppo la copertina del mio libro su Jacques Derrida (mi vergogno) e faccio sedere Cathedral Of Apocalypse, che sennò altri tre passi e gli parte un'ischemia.
Coi suoi exploit temporali e coi suoi disagi di spazio, questa grande stanza su rotaia rinvigorisce la consueta curiosità per i particolari: l'attenzione mia si sposta dall'orologio del cazzo del business man in gessato di fronte a me e si allinea sulla mioclonia psicotica di un soggetto affetto da alcolismo e seduto pericolosamente vicino ad una pozza di vomito lasciata a terra da un altro Numero Uno del savoir faire.
Chi si siede vicino a me... spia me che spio? Vengo spiato da Cathedral Of Cannibalism mentre io spio lui e gli altri cento? Poi c'è tutto il fuori dal finestrino, la vita il cui tempo procede verso luoghi da compiersi. Si sta come d'autunno sulle rotaie il treno; verso i nostri capolinea, che poi diventano i punti di partenza degli altri.
E questa lea stringente di vomito, gesùcri', it's berlin, it's so amazing, it's so cool, l'odor di vomito è il nuovo odor di benzina: piace a quella nicchia che se ne intende.
Dimenticare il dolore è una brutta gatta da pettinare. Sì. È difficile. Ci sono le cicatrici e le epistassi d'angoscia lì a mostrarsi e manifestarsi: how can you forget? Ricordare la dolcezza è daltro†anto facile, perché essa si incolla alle pieghe degli avvenuti cambiamenti psico-dermici positivi nella nostra esistenza, rigandole di sentimenti azzurri molto carini. È buono ricordare la gioia, è bello, mi fa stare bene, mi fa stare felice. Quanto è normale farlo da soli! Quanto s'impara, dai momenti di quiete nei fermoimmagine, sulle cime delle fatiche: trovarci le cose per cui lottare, là negli assi orizzontici, poi aria, zitti tutti, schh, romitaggio-del-Fu ti presento architettura-del-Sarò, nel mondo io, in mezzo gli altri, e fuori da tutto solo il nulla, oh.
Cathedral of Anal Suicide inizia a grattarsi gli eczemi in faccia, la puzza ascellare si prende la sua libertà e mi infilza queste 10:45 di mattina prive di manco mezza oncia di Jamiroquai.
Gesucri', che io possa non esser mai perfetto! Che io possa sempre dirmi eccheccazzu! Che io possa sempre sbagliare senza però recar danno a nessuno! Che poi tanto tutti che raccontano la stessa bugia, finché diventa quindi realtà, perché è il 2019 e l'apparenza è il reale e buona così. Tutti sani che pensano di stare male, tutti malati che pensano di stare bene, tutti gattini lovers che pensano sia giusto dare il latte de mucca ad un felide, tutti che pensano che il periodo d'oro della disney non fu quello degli anni cinquanta, tutti che la plastica inquina ma internet no, tutti superthunberg dall'oggi al domani ma io nei boschi continuo a non vedere mai un cazzo di nessuno (per fortuna). Tutti chi, poi? Tutti io? Chi? A chi sto parlando? Di chi sto parlando? Hey tu, stai leggendo?
Ale, la vuoi smettere di portare i tuoi problemi d'infanzia nelle tue battaglie universali?
Ale, la vuoi smettere? Sei antipatico. Le scuole medie son finite da un pezzo: ora fai amicizia con Church Of The Pedo Devil, fatti stupire, invitalo a casa tua ad ascoltare i Metallica e mangiate le San Carlo con a parte un pesto Barilla scaldato col latte uht e il dado Starr.
Gocciole, rugiade, Jamiroquai: cosa scrivo tra queste pagine verdi, seduto sul quotidiano treno berlinese che mi gondola in città? Sai che non scrivo niente, ora-chiudo-gli-occhi-ora, mi abbasso il cappuccio e chiudo gli occhi, sai che non scrivo niente, sai che ho comprato un giaccone nuovo da montanaro truzzo, blu e rosso, una figata, tiene caldissimo e l'inverno me lo piscio dentro un bicchiere senza sottobicchiere, sai che lo yogurt bianco greco me lo sparo con le mandorle e i lamponi e mi sembra come di sciogliermi dentro una bomba d'acqua e d'amore, sai che c'era renzi con vespa su youtube e ora vorrei pulirmi il culo, sai che c'era la pellegrini sul corriere e ora vorrei farmi leccare il culo dal porcellino d'india, sai che c'è zanardi che nel 2028 andrà su Marte volandoci con una tutina alare fatta pposta per lui da elon musk e senza usare mascherina, sai che non è assolutamente detto che i Jamiroquai reggano l'urto del lungo ascolto, sai che crescere bene un figlio è una cosa difficilissima (e relativamente inquinante) e tu non è che devi farlo per forza se proprio non c'hai la scorza eh. I will, comunque.
Arrivo a destinazione. Cathedral Of Black Sborra Von Goebbels si attacca le cuffiette e scende insieme a me, ma io vado da una parte e lui da quella opposta.
Tremendamente giusto così, perché io oggi sono solo lamponi e yogurt, cuccioli di leopardo col biberón, deserti di farina di mais e una voglia gianburrasca di fare scherzetti alla mia ragazza, perché quann te ne vaje nun sent cchiu nient, chell' ch'è stat è stat, nun serv cchiu a nient.
Cathedral of this amazing life here i come, ancora vivo negli occhi tornerò sempre da te