Raccolta #13
FANCIULLEZZA
La tua lama
mi trafigge piano.
La sento che mi trapassa
e brucia la mia carne,
ma è fanciulla
se crede che
mi piegherò a lei.
Lama mia,
quest’anima
è tormentata
da bestie ben peggiori
e tu sei solo un agnello,
un dolce e indifeso
cucciolo
che cerca di mordermi
senza avere denti.
Fatti un giro dentro di me,
voglio sapere se poi
riesci a dormire la notte.
PRESCRIZIONI
Crisi di panico
fan fermentare
arte inquieta in corpi caldi,
autoindotte per necessità
di scrivere un altro verso ancora.
Versi di vino,
frizzante per l’agitazione
delle mie molecole;
ne vuoi un calice amore?
Inebriati del mio maremoto.
VELLEITÀ
1.
Navigare tempeste
bramando sole e mare calmo.
Questa barca
arranca,
affonda piano.
2.
Tormento:
questo non è
il mio elemento.
3.
Sogno d’essere la prima aquila
dopo tre generazioni di marinai.
Il mio riflesso nell’oblò somiglia
a un gabbiano ubriaco.
4.
Sembra facile
volare,
ma anche Icaro
cadde in mare.
5.
Mitologia maestra,
Praga alla finestra.
6.
Esequie
tra terra e fuoco.