Raccolta #6
SOTTOTERRA
Questo
è uno scivolo verso la pazzia
e mi hai spinto tu
giù per i meandri della mia testa.
Sul fondo c’è un tappo,
lo uso per non far sgorgare
le parole che mi restano
nel tubo di scarico.
Oggi l’ho aperto
per liberarci dalla prigionia del corpo,
sicura che
nella fogna staranno bene i miei pensieri,
tra ratti e oggetti rotti.
Domani vienimi a trovare amore,
che l’odore stantio
di chiuso e malattia
echeggia in me
come lo squillo di una tromba.
Qui sotto
è tutto in scala cromatica,
è tutto geometrico;
ho arredato io questa trappola per topi,
la vuoi provare?
LABIRINTO
Giglio mio,
i tuoi petali bianchi
spruzzati di vermiglio
mi sussurrano parole all’orecchio
in una lingua che non conosco.
Il tuo nettare è tossico al tatto,
ma ti sfioro con la guancia
e lascio che mi purifichi l’anima.
Sei irraggiungibile al punto
che persino Diana mi dice
di andare altrove,
ma sono sorda ai suoi consigli
e alle cantilene di Orfeo.
Non mi resta che guardarmi negli occhi tuoi,
l’unico specchio attraverso cui mi vedo bella,
per poi scoprire
di averti perso ancora
nel labirinto del Minotauro
della mia testa.
BALLATA DELL’AMORE A RILENTO
La tua assenza
mi fa camminare avanti e indietro sul balcone
tra i panni stesi e le luci del palazzo di fronte.
In controluce,
indaffarati in faccende di mezzanotte,
in una vita troppo frenetica
che ci tiene sul filo del rasoio.
Giornate lunghe come
la barba di Giobbe
sembrano non finire mai,
esattamente come i giorni
che precedono l’alba del mio ritorno;
giorni che spreco
e che non torneranno mai da me.
Pendo da questa sensazione
di non appartenere
a nessuno dei miei due mondi
e sento voci di persone
che parlano in una lingua
che mi è familiare,
ma che non è la mia.
Ascolto un bambino piangere
lacrime ingenue di un incubo
di mostri sotto il letto,
mentre continuo a fare avanti e indietro
sospesa nei dieci minuti
di questa sigaretta.
Cerco di nascondere
il senso di impotenza
che mi congiunge le sopracciglia,
ma poi traspare fuori tempo
tra le linee di questa ballata
dell’amore a rilento.