su questa croce invisibile, pugnalati alle Idi di Marzo
i peccatori inchiodati,
siamo i figli innocenti
non
siamo i sognatori coraggiosi
Ma ora, più che mai,
scaraventati negli anni a venire
per non pensare a dove saremmo stati
un pretesto
ma ridevamo e cercavamo
già prima non lo riuscivamo a immaginare
Perché io, tu e tutti noi
che oggi più di ieri temo il futuro
che non avremo vissuto
Lo sai che è per questo passato
queste colpe al banco dei colpevoli in tribunale
a cui imputare,
a cui urlarlo
E mi arrabbio perché non c’è nessuno
i ricordi da mettere in pausa e poi riguardare al contrario
i tempi migliori,
di quel passato che nessuno potrà rimborsare:
ma ho paura
di quello che verrà,
perché non ho paura
sai,
Va tutto al contrario
E se questo ti sembra incomprensibile e ti va di ricominciare
leggi questo nastro dalla fine,
non iniziare dal primo verso, ma riavvolgi dall’ultima di queste righe.