Scenari di conflitto
Uno. Ore 5:00 a.m.
Luci spente. Atrio interno di una scuola. È tutto pulito e immacolato. Sul fondo, una scala e qualche sedia, riposti con ordine.
Due. Ore 9:12 a.m.
Luci accese. Atrio della scuola. Ci sono degli striscioni bianchi con degli slogan scritti sopra appesi alle pareti. Il tavolo è portato al centro della scena. Le sedie sono riposte in maniera abbastanza scomposta nella sua prossimità.
Tre. Ore 1:24 p.m.
Luci accese. Atrio della scuola. Gli striscioni sono appesi. Compaiono delle scritte a bomboletta sui muri. Il tavolo è sempre al centro della scena, le sedie sono riposte in maniera abbastanza scomposta nella sua prossimità, ma diversamente rispetto alla scena precedente.
Quattro. Ore 3:18 p.m.
Luci accese. Atrio della scuola. Gli striscioni sono strappati a terra, come se qualcuno avesse cercato di eliminarli con la forza. Rimangono le scritte sui muri. L'accesso dalla scala è bloccato dal nastro adesivo a strisce gialle e nere. Il tavolo è a terra, rovesciato, così come quasi tutte le sedie, in ordine ancora diverso dalle scene precedenti. A terra, qualche effetto personale: un paio di telefoni, un ombrello rotto, un eskimo verde, un badge studentesco, qualche volantino. In generale, c'è molto sporco.
Cinque. Ore 7:01 p.m.
Luci spente. Atrio della scuola. Tutto è tornato come all'inizio, ad eccezione della scala con il nastro adesivo e le scritte sul muro. Gli striscioni sono spariti, così come gli effetti personali. Il tavolo e le sedie ritornano nella posizione iniziale, in fondo, ordinate.
Zero. 17 dicembre 2019.
Un taglio del Comune di Milano ai fondi per la didattica mette in ginocchio le scuole Civiche di Teatro, Cinema e Musica. Gli studenti danno vita ad un'assemblea permanente.