Strade riaffittate
Intanto io vo, e non so se ritorno.
E cammino ondivago: prima fischietto, poi mi incaglio in sguardi attoniti e auto-perduti. Supero gli stradoni, il fiume, urban fade out, è silenzio, frittura di alberi, anitre, loreal garnier de muschio. Imbrigliato in trame di bosco complesso, avanzo a passo forestale, guardingo, prontissimo - hai visto mai che passa qualcuno anche se siamo in Germania Mega Est. Mi chino verso sub-mondi materici che furon sol terra, verde che sverda tutte cose e che diventa tappeto super thunberg. Coccinelle, forfecchie, lombrichi, gl'inossidabili mo-sce-ri-ni, altre robette vivo-skifidine: ora 12 calma piatta, sotto brulica tutto ciò che non conosciamo.
Intanto ci andai, poi casomai ci tornerò.
Torno a Berlino centro, where the wild things are. È Neukölln: ventimila lingue, duecento associazioni mafiose, sessantacinque supermercati, quattrocento centri-scommesse e almeno mille persone che hanno sentito nominare Dikembe Mutombo o che quantomeno intuiscono la derivazione sub-sahariana del nome.
Neukölln.
A Neukölln c’ho vissuto tant’anni e ho visto tutte le mezze stagioni di una volta andare al largo e lasciarci lo zampino: han chiuso i miei (1) anark-art-hangout places preferiti, han chiuso i (1) second hand stores sociali co-gestiti da figuri decrepiti in comunità di recupero, han chiuso i rigattieri (1) più plebei e antichi, han chiuso numerose piccole mitiche attività artigianali e artistiche, han chiuso tanti bar col frappuccino allo zenzero e al loro posto hanno aperto altri bar col frappuccino allo zenzero (però più costoso); gli affitti sono schizzati in su e il pueblo unido manifesta, case nuove ovunque, il capitale ha inginocchiato l'arte e i fanculisti, lo studentame s’è sperso altrove e al posto delle aule studio ora è tutta campagna, i siro-anatolici hanno invaso le strade coi loro bolidi tedeschi brum-brum, quei vastasi degli italiani continuano a vendere pizza molle e a tirare bamba - la città sta per terra, zio, e ora i tedeschi berlinesi giovani sai cosa fanno?, fanno Fanculo Io Mi Trasferisco A Catania (Scheiße, ich ziehe nach Catania!), così fanno!, zio, perché qua si strippa e si finisce come a Shanghai sinnò.
A Catania, si trasferiscono. Castiglione di Sicilia, Randazzo, Piedimonte Etneo, Sant'Alfio o dà unn’abbita a Battiato.
Intanto uno ci va, poi casomai ritorna.