Strade to heaven
Minchia se non conosco l'insonnia da prima che sborrassi.
Minchia veccio le apnee dell'essere, gli assoli tellurici d'una mente epilettica.
Sul lettino madido, il cuscino sfiancato e spazientito, l'orologio del telefono che prima sussurra "Mezzanotte, Little Prince!" e cinque infiniti minuti dopo dice "Sette Del Mattino, Coglione"!
Minchia & Buonanotte: ciao Bebo Guidetti, are you falling asleep, do you speak english?
Nemmen'io m'indormo, è il #metoo della iper-veglia, tutto questo sonno strozzato in un limbo bastardo, bagnasciuga ammerda di ragione & caos che convola in tempi diversi - io adulto, io bambino, io pubertoso, io vaffanculo cazzo vuoi cazzo guardi.
Spasmi muscolari che chiedono pace e ristoro e preludono un sonnetto veloce di dieci secondi, poi un prurito mi ridesta, un pensiero mi riattiva, I'm awake again: la sorellina spina bifida che si spezza le gambe mentre balla Ramazzotti, il papà che piange, l'odor di feci dalla camera di nonna Alzheimer, i compiti di algebra, le partite a calcio sui campetti in montagna, le pisciate addosso giocando a nascondino, il primo odore di tette e di Candida, Wellington che scopre la Nuova Zelanda, Dikembe Mutombo, i telefilm di Italia Uno, Pertini di ritorno dalla coppa del mondo 82, il gatto di Schrödinger vivo morto o X, poverino Pietro Taricone e chissà se le cicale fanno "Schhhhh Schhhhh regaz zitti tutti, schh schhhhh!" quando ci passo di fianco nei prati estivi.
E ora posso dormire?
É tutto buio, tutto fermo, sono solo io insieme a me stesso, questa notte non voglio dormire, oggi ero triste e sconsolato perché ho sentito tante bad vibes da certa gente maligna: ergo stanotte devo solo rimuginare, voglio girare il mondo e tutte cose, voglio rivedermi tutto il film che dura da 34 anni. Non voglio addormentarmi. Lo voglio, ma non posso. Domani avrò la testa ripiena di tonno riomare, l'anima che mi esce dalle orecchie e la pressione di un bradipo. Mi testimonierò come vivo, sentendomi morto.
Morosa dorme, si sveglia e mi chiede se dormo, le dico Non Dormo, mi dice Dormi.
Non dormo.
Bebo, tu che sei sveglio: non riesco a dormire, mi mandi un wazzap?, cheffai?, chelleggi?, ti maciulli il pisello? Scoreggine sottecopètte? Ch'io son qua che fisso la cappella degli scrovegni del mio soffitto bianco, morosa affianco che ronfa ponendomi un culetto tutto da scopare, il mondo fuori silenzia, il frigo che striglia, il lenzuolo che scotta, le palle che sudan, il cervello che frigge, frittura di pesche.
Un messaggino, un audio... me lo mandi? Verso le 7, al posto della sveglia: "Ey coglione, alzati, son sette ore che über-pensi, ora è tempo di solo essere.".
Pronti, partenza, e luce fu, via in scioltezza once again: Neue Einstürzende Cluster Tassonomici.
And he's buying his strade to heaven.