Viola
Viola
come questo cielo sotto cui non riesco a stendermi
come questa luce incollata agli edifici.
La osservo reggendo il gruppo della macchina del caffè.
La vista non mette a fuoco
il riverbero che cola sui marciapiedi ghiacciati.
Giro disorientato, attorno
da casa al lavoro
dal lavoro a casa
Preso da un mancamento
mi aggrappo a un corrimano
trattengo il respiro
che sfuma dal naso
Mi raddrizzo
con l’altra mano impugno la fotocamera
scatto una foto, e
Ordinato il momento per il tempo a venire
lascio che il giorno a martoriarmi riprenda.
Viola
come la faccia di una ragazza scelta a caso dal registro
per leggere dal libro di testo
Viola è il suo nome, da poco è arrivata in Italia
e non riesce a scandir le parole
Non conosce il respiro della punteggiatura
manca le doppie, storpia sostantivi
soffoca verbi, ruba musicalità alle frasi.
Viola è la sua faccia
quando i compagni sbuffano saliva
non riuscendo a trattenere le risate
e il professore la rimprovera
perché non ha ancora imparato l’italiano
Viola è la sua spalla, il fianco nascosto dalla maglia
ha detto alla sua compagna di banco di essere caduta dalla bici
ha detto a sé stessa che se lo meritava per non avere risposto
a una semplice richiesta del padre
Viola, passami la birra.
Viola
come la luce al neon che lampeggia incorniciando la scritta Open
l’uomo suona il campanello sotto un biglietto che dice Suonare
Viola è la luce soffusa dietro le persiane abbassate
dove appare un dito per fare in modo che
da una fenditura l’occhio possa sbirciare.
Scatta la serratura, compare una ragazza
che invita l’uomo a entrare
Viola è il colore della banconota il cui valore
corrisponde a quanto lui dovrebbe pagare
per un body massage completo
e una figa da baciare.
L’uomo ammette di non avere molti soldi
la ragazza lo tira in una stanza, dicendo Dieci minuti
chiude la porta e prosegue Trenta euro pagare ora.
Bianca è la carta assorbente che viene stesa sul lettino
Ambra è l’olio con cui il massaggio viene eseguito
Avorio è il colore della sua pelle
arrossata sulle estremità mentre gli brandisce il membro
Sporco è il liquido che zampilla puntando verso il soffitto Viola
Viola è anche l’asciugamano che la ragazza gli passa perché si pulisca
Viola come il riflesso sul palazzo di fronte
dopo che la porta è stata chiusa alle spalle dell’uomo
la serratura scattata di nuovo
Il riflesso Viola della luce epilettica dell’insegna
che lo fa sembrare
diviso in frammenti.
Viola
come l’acqua nel centro fondo del mare dove è stato versato del sangue.
Viola è il nostro muro di frontiera:
non si erge togliendo spazio al cielo
è messo a testa in giù, va sino al centro della terra
le sue fondamenta le stanno colando ancora adesso
nelle nostre teste.
Viola è il sangue che schiuma in mulinelli
formati dal passaggio della prua
di una nave dalla chiglia rugginosa
dalla cui coperta sputano una ventina di teste
come fossero sue appendici strutturali.
Viola sono queste teste scure picchiate dal sole
cercano i corpi perduti nel sangue
del mare fondo che tentano di superare
lì cercano il proprio sangue perduto
lì cercano il sangue generato dalla loro carne
degenerato nel mare.
Viola
come la macchia appiccicosa che sta su questo tavolo
La evito per riflesso
La osservo affascinato
potrebbe compromettere ciò che sto scrivendo
potrebbe rovinare i miei strumenti di lavoro
potrebbe infettarmi con i suoi germi
Viola è un colore diverso
Viola è il colore usato per non pronunciarne un altro
Viola è la paura che cose sconosciute
cose deformate dalla parola
cose rivoltate nel significato
Ti possano raggiungere
Viola sono io in questo momento
che abbasso lo sguardo al passaggio di una testa Viola
Viola sono io
che mi divido in frammenti sotto il bagno
di una luce lampeggiante di colore Viola
Viola ero io
quando gargarizzavo la risata
modulandola sulla tonalità di quelle dei miei compagni
per enfatizzare i difetti di una ragazza di nome Viola
Viola sono Io e Viola sei anche tu
mentre ti cambi nello spogliatoio
prima di attaccare il turno al bar
e riguardando la foto scattata pochi minuti prima
non vedi altro che un fondale sfocato nelle tonalità del Viola.