Fantastico! Extra #1
Benvenuti al primo appuntamento di Fantastico! Extra
Io sono bebo e stamani mi sono svegliato pensando a quanto ci si può sentire soli e abbandonati, in questi giorni. Perché la confusione genera altra confusione e si finisce con l’avere solo più domande di prima a cui nessuno sta rispondendo. Semplifico molto ed evito di fare morali sui comportamenti altrui, mi sono trovato troppo spesso a combinare pasticci, a sentirmi impaurito e -letteralmente- non capirci un cazzo, per permettermi di puntare il dito contro qualcuno o qualcosa nello specifico.
Nel 2015 ho suonato in un palazzetto dello sport pieno di gente indossando una maglietta con la scritta “nessuno resta solo”, credo sia una bella frase e se anche non ci si può toccare quanto si vuole, sfruttiamo ciò che abbiamo per accorciare il più possibile le distanze.
Quindi, mentre guardavo un’americanata con Mark Wahlberg su Netflix e Arianna mi suggeriva di pensare a qualcosa per tenere compagnia a chiunque si senta solo, spaesato o anche solo bisognoso di distrazione, ho pensato che Fantastico! potesse servire da piccolo veicolo per questo svago attraverso le parole. Perché le parole sono il motivo per cui ho iniziato a fare molte cose e, citando DFW (spoiler, chiuderà anche questo extra): “Che strano, posso avere tutto questo dentro di me, ma per te sono solo parole”. In questa strana comunità di scrittori e lettori che si scambiano di posto costantemente le parole non sono solo parole e, per questa volta, non ci sarà nessuno sconosciuto esordiente che scrive da casa sua, ma solo un po’ di cose belle di gente che in un modo o nell’altro mi ha aiutato. Con le parole, che saranno solo un mezzo, ma spesso somigliano parecchio ad un intero. Le trovate, senza alcuna pretesa, qui.
Vi ricordiamo che siamo diventati sociali. Ci trovate su Instagram e Facebook.
Non diventeremo degli influencer, potete giurarci.
Nel frattempo: ehi, buona domenica!