Fantastico! #17
Benvenuti al diciassettesimo appuntamento di Fantastico!
È una letteratura di viaggio quella di questa settimana. Una letteratura di viaggio alle volte composta, alle volte turbolenta, alle volte -il più delle volte- dell’anima. Perché viaggiare è un brivido in questa estate torrida.
Cambio della guardia in attacco, entra Rebecca con un puzzle ancora da ricostruire ma che mostra un’immagine percepibile: il trucco sta nella forza.
Alessandro, splendido ed onirico, tra un’America tropicàl e l’istinto di sopravvivenza dei grandi sognatori.
Cioppy torna con grandi problemi di sospensione dell’incredulità, di quel decollo mai avvenuto che solo le aspettative sanno fallire.
Torna anche il maestro Gelées, a due centimetri dal suolo mentre si solleva sopra la corda più stretta che c’è.
Sento un grande carico di responsabilità con un pezzo corto sulla confusione di una vita nomade.
In ultima posizione c’è Shadia. Mi ha scritto qualche giorno fa mentre attraversavo un punto molto strano dello stivale, inviandomi un racconto breve, intimo e composto con la grazia e la forza dei giusti. Qualche pagina che si legge in due fiati e che dopo la rapida salita iniziale è una velocissima discesa verso il centro del cuore. L’ho trovato Fantastico, ho pensato con lei che sarebbe bello lo leggeste. Non me ne avranno i sodali Fantastici per queste due parole in più.
Ci sono lavori da affrontare, vacanze da programmare, balconi da riverniciare e speriamo di avervi tenuto compagnia nel migliore dei modi.
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Ci vediamo la prossima settimana!