Benvenuti al sessantaquattresimo appuntamento di Fantastico!
Io sono Johnny e ho la quantità di fotta necessaria per annullare e sostituire la mail precedente e (ri)presentarvi le meravigliose persone di questa settimana:
- In prima fila, Claudia ci spiega quanto sia difficile essere speciali in un mondo in cui le apparenze fanno da padrone.
- Appena dietro, i pensieri e gli occhi di Sturoimarco cercano semplicità e colori, ma la paura che sia solo un capriccio lo angosciano, rendendo tutto pesante e grigio.
- Francesco è un ragazzo che soffre benissimo, definendo le sue emozioni con una precisione chirurgica. È riuscito nell’impresa di dissezionare parti di sé, quasi fossero organi, per mostrarcele una per una.
- Gaia è appena entrata nella nostra ciurma, portando una fotografia molto nitida, anche se scattata ancora in bianco e nero.
- Con l’entusiasmo caratteristico delle prime volte, entra in gioco Mirta. Si è buttata di peso ed è caduta in piedi. Chissà cosa avrà da regalarci in futuro.
- michiamanofab chiude il sipario, ma prima va a fare un salto dal barbiere e ci fa riflettere su come ogni piccola azione ed ogni incontro cambi la nostra vita ed il nostro modo di relazionarci con gli altri.
In questo numero si parla tanto di come affrontiamo il rapporto con noi stessi. A mezzanotte ho compiuto ventitré anni e devo ammettere che mi sento già troppo vecchio per tante delle cose che mi circondano. Ognuno di noi ha qualcosa che lo angoscia, anche se sembra paradossale, e affronta i problemi a modo proprio. Vorrei che questi scritti parlassero a voi come hanno fatto negli ultimi giorni a me, Sara, Rebecca, Gab e Bebo.
Quando scrivo nessuno mi può aiutare, perché chi scrive ha qualcosa di personale da dire.
– Ennio Morricone
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Non diventeremo degli influencer, potete giurarci.
Nel frattempo: ehi, buon martedì mattina e che la fotta sia con voi!
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