Benvenuti al trentaseiesimo appuntamento di Fantastico!
Io sono bebo e la speranza è una trappola, per fortuna che ne abbiamo parecchia:
- Ci sono storie che funzionano e storie che non funzionano, storie in cui vorremmo rientrare nella lista dei protagonisti ma alle volte, inevitabilmente, è il mondo a fare per noi. E se non c’è mondo a sufficienza, ci sarà Urfidia.
- Il grottesco raggiunto da Lerio è solo uno dei modi in cui l’attenzione che mettiamo alle cose possa inquinarsi in pensieri periferici.
- Il lamento rabbioso, con la bava alla bocca, di chi come Sturoimarco passa attraverso quella fase in cui non c’è nulla da perdere, se non un bel fondo di bicchiere attraverso cui guardare il mondo.
- Una Sara P. novembrina, più dolce degli scorsi appuntamenti. Un incedere poetico che non lascia mai lo spazio all’evasione, per diventare felici prigionieri.
- Valentina F. studia la possibilità di fare qualcosa che -come ha scritto nella mail- non sia solo amarsi. Benvenuta.
- F.M.P. è una giovanissima esordiente tra le righe di Fantastico! Non amando gli esordi smaccatamente diaristici ho pensato di fare un’eccezione. Perché il quando il tragico e il comico si uniscono con la freschezza di una buona scrittura beh, chissenefrega.
- Sofia ci era già venuta a trovare qualche mese fa. Sofia fa quel gesto che fanno gli audaci o i matti completi: mette assieme un po’ di cose riguardanti le parole e i sentimenti. A cui nessuno dovrebbe mai dare torto.
- Ciao, questa è Shadia Ceres ed è la nostra prof di latino. Lo fa davvero e lo fa con il modo che piacerebbe a molti: spregiudicatamente mettendosi in gioco. Tifiamo rivolta, tifiamo cuore.
- Milano di Lucio Dalla è una mia ossessione da molti anni. Milano la città è una mia ossessione da molti anni. Le rappresentazioni delle città nella letteratura, più che la natura ad eccezione del mare, sono il posto in cui vorrei vivere.
Molto spesso ci si chiede perché tra i “famosi”, nel mondo dell’arte e della cultura, ci siano poche donne. Ci sono molti motivi, di carattere sistemico, pedagogico e indubbiamente capitalistico. La cosa che nessuna una di meno vi dirà mai è questa: perché il mondo non è come questo numero di Fantastico!
Aspettando dunque che l’universo somigli di più ad un’attività carbonara che alle nostre stories su instagram che onestamente cosa ce ne faremo, godiamoci questa ciccia letteraria.
Nel frattempo: ehi, buon lunedì sera!
Per chi ha pazienza e coraggio c’è anche l’email a cui proporsi per partecipare a questa avventura: fantasticopuntoesclamativo@gmail.com. Accettiamo prosa, poesia, immaginazioni scatenate ma ad una sola condizione: non meno di 1500 caratteri.
Per non perdervi nulla di questa puntata potete scaricare il pdf a questo link. Non servono iscrizioni e bastano due click. Per recuperare i vecchi numeri sul web, andate nel nostro archivio (c’è anche la funzione cerca), per i PDF invece potete rivolgervi a Google Drive.