Fantastico! #9
Benvenuti al nono appuntamento di Fantastico!
Sono passati poco più di due mesi dall’inizio di questa fantastica avventura e siamo ancora in inverno. Cose da non credere.
Per chi ci segue appassionatamente non è una novità, per chi si era distratto invece rifacciamo un po’ il punto: tre esordi, tre stili differenti, tre cose fantastiche. Sono i primi tre che troverete in questo numero e, a seguire, gente che già conoscete.
Per una volta vorrei prendermi un attimo di spazio per gli esordienti:
- Johnny ha l’ingrato compito di aprire le danze e lo fa con un pezzo disastroso, come solo un ventenne può sembrare disastroso. Intenso e amicale, veloce e travolgente. Se l’escamotage è lontano dalla mia età anagrafica, il cuore parla di cose che tutti noi conosciamo.
- Andrea lo conosco così tanto e così bene che per me non è una novità, per voi sarà un fantastico viaggio nel Sud America più vicino, quello tremendamente umano e combattente.
- Silvia mi ha aveva inviato due racconti, quello che non troverete qui parla di un problema che l’affligge: l’eccessiva sintesi. Chi sa lavorare su sé stesso però trova, nella migliore delle ipotesi, la virtù nel proprio vizio. Chissà se si è mai accorta della precisione matematica della sua scrittura.
A seguire, compatti e agguerriti nelle retrovie: un lungo viaggio nell’amore più zozzo con Julie, un viaggio verso l’aeroporto con Gelées, il dover affrontare le proprie solitudini con Alessandro, una cosa che sembra la Ginzburg ma è Urfidia e il sottoscritto in coda come sempre a ramazzare la stanza.
Per non perdervi nulla di questa puntata potete scaricare il pdf a questo link. Non servono iscrizioni e bastano due click.
Come dice l’antico adagio: chi troppo vuole suca la uedra. Per quello che ci riguarda, non è mai troppo.
Ci vediamo la prossima settimana!