Benvenuti al quarantunesimo appuntamento di Fantastico!
Io sono bebo e queste sono scortesie per gli ospiti:
- Urfidia si rifà ad un pezzo di Filippo sul numero 39. Quanto siamo lontani anche comunicando? Qual è la distanza minima invalicabile?
- Sturoimarco, come tutti i migranti, vive delle nostalgie complesse e queste nostalgie diventano un fantasma chiamato “generazione di mezzo”.
- Quel Filippo di prima, quello dell’email rubata e finita qui sopra, è questo ragazzo qui. Una cascata durante una piena, uno che devi sparargli alla testa per toglierlo dal raccontare.
- Quelle solitudini di cui spesso parliamo fanno dei giri incredibili e terminano al fine della notte, la prima dell’anno, in una stanza con Shadia.
- È l’inizio della notte dell’anno, quella in cui Lerio da un tetto, immagina la fine del mondo.
- Rebecca costruisce un’indagine su cos’è la solitudine a vent’anni. Mi fido di lei.
- “Quello del sex working è un argomento che mi interessa, come persona e come attivista della rete donne di Arcigay, ma rimane un tema molto delicato. Ho letto e ascoltato svariate interviste e ho voluto rappresentare un frammento di questa realtà così complessa.” Questa è una parte dell’email con cui Valentina ha presentato questo bello scritto. Non facile, ostinato, duro.
- Cioppy, con questo racconto, butta il cuore oltre l’ostacolo, contro il vostro schermo.
- Alessandro, per iniziare questo 2020 e non quell’altro, infila una serie di sofismi necessari a mettere in chiaro alcune cose.
- Tre cose che avevo scritto e non avevano trovato casa e ora ce l’hanno.
Il primo numero dell’anno è qui. Vi risparmio editoriali elaborati, domani ricomincia quella brutta abitudine del lavoro e delle occupazioni giornaliere, meglio arrivarci con una scorta di belle parole in cui perdersi e alleggerire la discesa verso le prossime ferie.
Vi ricordiamo che siamo diventati sociali. Ci trovate su Instagram e Facebook.
Non diventeremo degli influencer, potete giurarci.
Nel frattempo: ehi, buon lunedì sera! E buon anno!
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Per chi ha pazienza e coraggio c’è anche l’email a cui proporsi per partecipare a questa avventura: fantasticopuntoesclamativo@gmail.com. Accettiamo prosa, poesia, immaginazioni scatenate ma ad una sola condizione: non meno di 1500 caratteri.