Fantastico! #54
Benvenuti al cinquantaquattresimo appuntamento di Fantastico!
Io sono bebo e Arianna mi rinfaccia di non fare la faccende domestiche, ma è molto complicato farle quando pensi solo a:
- La scorsa settimana Shadia mi manda un pezzo bellissimo, ma che non riusciva ad inserirsi dentro alla composizione del numero di Fantastico. Lo lascio parcheggiato sapendo che oggi sarebbe stato il motore inconsapevole di larga parte di quello che leggerete. È la nota metodologica di un numero da pugni nello stomaco. Come facevo a saperlo prima che arrivassero gli altri scritti? Beh, in realtà io sono.
- In un rapido scambio di email con Lole Khéops le facevo notare un piccolo difetto di scrittura che era evidentemente dettato da una svista perché qui, oggi, la scrittrice in questione vi manderà al tappeto.
- Michiamanofab è il mio amante irregolare preferito. È l’infinito struggle stradaiolo di chi prenderebbe a morsi il mondo come quel matto di Evander Holyfield la volta che ha azzannato l’orecchio di Mike Tyson.
- Le vite degli altri altri è un film bellissimo. L’avete mai visto? No? Cazzi vostri, leggetevi questo pezzo di lerio sulle vite degli altri e prendete la benedizione di uno che sa mettere in fila le parole.
- Johnny Shock in missione per conto della cultura pop, dei ventenni chiusi in casa, di chi con due passi farebbe girare il mondo e invece mannaggiallammerda.
- Nuova arrivata nella scuderia: Ilaria S. va ad infoltire la squadra di chi qui sopra sputa i versi peggiori che ha. Senti come suona.
- Se c’è qualcuno che in queste settimane sta correndo come un treno, beh quella è Valentina F. che anche questa settimana tira fuori dal cilindro l’essenziale a far saltare i denti a tanti constatatori dell’ovvio lì fuori.
- Regaz tenetevi stretti, prendete i fazzoletti, fate una scorta di risate perché Sturoimarco vi strapperà il cuore con la dolcezza di Salvatores quando in Nuovo Cinema Paradiso si volta verso ial suo assistente alla regia gli fa: e mò li famo piagne
- Pronto? Ah, è Sara P. Come dice? È venuta a mettere in chiaro chi è comanda all’altare del proprio cuore? Preparate le barricate.
- Ame ha ingoiato un vocabolario e sa come usarlo, sollevando chi legge con la stessa grazia di Bill Evans sui tasti bianchi e neri al minuto 5:55 di Flamenco Sketches. Come sognare ad occhi aperti.
- Annie si è presentata la settimana scorsa all’uscio di Fantastico! e torna con qualcosa di completamente diverso, in versi stesi e canterini, con quell’amaro che solo questa città di merda sa far apprezzare.
- Urfidia è una di quelle persone che in questo momento vive la pandemia da un punto di vista lavorativo. In una fase post che, anche per delle spalle larghe, diventa difficile da portare in giro.
- Sono amari e dolci, legni, case, vite ridotte quasi all’osso, anzi alle nervature quella di Rebecca. Andate, entrate, salite.
- Avete presente che in Dylan Dog c’è Groucho, l’assistente? Vabbè, Groucho è uno dei personaggi migliori che la letteratura a fumetti abbia partorito. Groucho è la dissoluzione di un sacco di complicazioni di Dylan, ma è anche, al contrario, il suo lato che più rappresenta il desiderio. Ora, cosa c’entra tutto questo con Alessandro che continua la sua fuga dentro il giallo senza il giallo? Ve lo dico io: c’entra di brutto.
Questa settimana sono morti un artista della vita calcistica -Ezio Vendrame- e un artista la cui musica sapeva raddrizzare le giornate peggiori. Mi torna in mente questo stralcio di una sua canzone che sa affrontare bene il tema solitudine, anche per chi -bravo lui- con sommo vanto non fa che ripeterci come sia contento anche di stare da solo difendendosi dietro l’idea che i supereroi siano superfighi e non solo supertristi.
And when I stay away from you
I never get to sleep
I try to hug my pillow
And pretend that you're with me
But I can't feel it
Then when we are together
It's right there for me to see
I can't keep looking at loneliness
And trying to call it freedom
Do you ever feel it?
— Bill Withers, I want to spend the night
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Non diventeremo degli influencer, potete giurarci.
Nel frattempo: ehi, buon lunedì sera!
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